New York

 

Il mio primo viaggio, che si può chiamare tale, il primo volo e il primo cambio di fuso orario: una settimana a New York City, camminando per Manhattan fino ad aver male ai piedi; una città che assomiglia a quelle dei film pensai, poi magari non era proprio così. L’inglese, che al tempo non conoscevo, ma che ha fatto sopravvivere me ed il mio compagno di viaggio, nonostante le difficoltà. Nutriti di solo cibo di strada e bibite gassate, abbiamo visto tutto ciò che fino a quel momento esisteva solo in TV: c’erano ancora le Torri Gemelle sulle quali siamo saliti per godere del panorama, l’Empire State Building al tramonto, nel quale ho incontrato una concittadina… che strano! Poi la Statua della Libertà e il Ponte di Brooklyn. Sicuramente non mi dimenticherò della gita ad Harem per vedere una cerimonia religiosa con i canti Gospel, dove gente che assisteva alla funzione si è sentita male dall’emozione… forse un po’ di finzione per i turisti. Poi al ritorno, passando con l’autobus tra le vie residenziali, fino al Central Park, increduli di stare proprio li in quel momento… il mio primo viaggio.